C’è unartista che ha fatto delle forme impossibili il suo ideale di arte e che ci hafatto sognare di mondi multiformi, plastici e immaginifici come nessun altro.Escher esprime insieme la potenza della fantasia e il fascino dell’ordine geometrico,offrendoci una vena creativa che parte dal Liberty per arrivare al Surrealismo,punto nodale della sua opera.
Milano ospita un’esposizione d’eccellenza delle opere dell’autore, con oltre 200 lavori e unfocus sul momento della maturità artistica di Escher, con i temi della tassellatura e degli oggetti impossibili. Un omaggio a questo Maestro del Novecento, che con la sua percezione visiva dell’universo ha influenzato l’intera cultura – non solo la pittura ma anche la musica e l’editoria – del secolo scorso.
Quale migliore armonia tra cielo e terra, quale orgoglio per la specie umana, il poteresprimere una rinascita così potente e giocosa?
Dal 24 Giugno 2016 al 22 Gennaio 2017Palazzo Reale, Milano
C’è un parco nel Surrey che esprime meraviglie della natura e dell’opera di conservazione dell’uomo: è Gatton Park. Qui le grandi distese verdi si articolano indifferenti paesaggi, complici i 600 acri disponibili e curati da due differentiTrust, testimonianza del fatto che la promozione e la cura dell’ambiente naturale, dei giardini e degli edifici storici è un investimento etico ed economicamente fruttuoso al tempo stesso.
L’incanto viene immediatamente trasmesso dall’unicità del design di Gatton, opera del famoso paesaggista Lancelot Brown, che mostra una serie di piccoli specchi d’acqua culminanti nel lago principale (le due isole del lago ospitano flora e fauna selvatiche). Giochi d’acqua accompagnano il visitatore attraverso il giardino giapponese, e lungo il perimetro del parco, in un’armonia di geometrie davvero mirabile.
Iniziative di vario genere dedicate alle diverse tipologie di visitatori si alternano durantela stagione primaverile ed estiva, consentendo così di apprezzare nella loro biodiversità profumi, colori e rumori naturali per la gioia dei sensi.
Gatton Park, Surrey, Regno Unito
Il Campari è parte della storia del nostro paese. A questo Bitter è associato un mondo fatto di qualità, di relazioni, di serate spensierate e di piacere che tutto il mondo ci invidia. Ma Campari è anche,e soprattutto, comunicazione, stile, arte e immagine.
Per questo, per celebrare i 150 anni di storia, il Gruppo Campari ha realizzato una galleria d’Arte a Sesto San Giovanni interamente dedicata alla relazione tra il Marchio e la sua comunicazione.
La Galleria nasce dalla trasformazione dello storico stabilimento produttivo su progetto dell’architetto Mario Botta e propone oltre 3.000 opere su carta soprattutto affiche originali della Belle Epoque, ma anche manifesti e grafiche pubblicitarie dagli anni ‘30 agli anni ‘70, firmate da importanti artisti come Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Marcello Nizzoli, Fortunato Depero, Ugo Mochi, Franz Marangolo, Guido Crepax, Bruno Munari e Ugo Nespolo; caroselli e spot di noti registi come Federico Fellini e Tarsem Singh;oggetti firmati da affermati designer come Matteo Thun, Dodo Arslan, Markus Benesch e Matteo Ragni. Le opere sono raccontate anche in versione multimediale,rielaborate da giovani Interaction Designer con video wall con 15 schermi dedicati ai caroselli dagli anni ‘50 agli anni ’70, su una parete di 32 metri.
Un viaggio multi sensoriale, un’immersione totale nei valoridi questo magico brand che ci suggerisce un momento dedicato a noi, agli amici,al piacere.
Galleria Campari
Viale Antonio Gramsci, 161
Sesto San Giovanni (MI)
Cosa ci fa innamorare di una fragranza e cosa ci fa invece detestare un profumo al punto da farci storcere il naso quando lo incontriamo? Certamente il nostro vissuto emotivo influenza in modo potente i gusti olfattivi, basti pensare a quante volte gli aromi ritrovati della nostra infanzia ci sorprendono e ci commuovono(o ci spaventano!). Ma come si compone un profumo? Perché da subito ci sembra dolce e poi “diventa” –ad esempio - agrumato?
Affidiamoci all’autorevolezza dell’Accademia del Profumo, per sapere che:
“…una composizione è una successione di materie prime complementari le une alle altre. Il profumiere creatore realizza la sua composizione grazie ai suoi strumenti, alle sue conoscenze tecniche e al suo senso artistico. La formulerà seguendo un metodo che tiene conto del grado di volatilità e di persistenza delle materie prime, svolgendola nel tempo in tre piani olfattivi teorici: la cosiddetta “piramide olfattiva”.
La piramide è una visualizzazione teorica del grado di evaporazione dei componenti e della loro persistenza. E’ costituita da tre livelli che permettono di illustrare lo sviluppo temporale della fragranza.
Le note di testa: Sono fresche, leggere e di debole persistenza, svaniscono in pochi minuti. Quei pochi minuti che bastano per scatenare la voglia di scoprire la fragranza: ecco perché si definisce questa fase il “volo del profumo” che scatena l'azione dell'acquisto.
Le note di cuore: Sono più potenti e più consistenti delle note di testa. Hanno una media persistenza e costituiscono lo sviluppo del profumo che lascia una scia.
Le note di fondo: Sono le materie prime di grande persistenza che evaporano con lentezza e possono persistere per giorni. Esprimono la personalità del profumo che ne genera la fedeltà nell’uso.”
Ad ognuno di noi, dunque, il bel viaggio di scoperta della propria piramide olfattiva ideale!