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10 ottobre 2016

RACCONTI DI RINASCITA

Duccio Demetrio, Di che giardino sei?


Il sentiero della conoscenza di sé passa anche per un giardino.

La nostra personalità, le nostre aspirazioni e la capacità di coltivarle si rispecchiano nella quiete di un giardino segreto o nella modestia di un piccolo orto all’interno di un cortile. Ciò che non può essere raccontato con le parole può essere comunicato attraverso un simbolo originario, come la tradizione del giardinaggio. L’autore ripercorre qui la storia di oltre trenta tipologie di giardino, nelle quali tutti possono ritrovare il desiderio di cura di quella parte di sé più profonda e autentica; così ci ritroviamo a tu per tu con la nostra memoria e un tuffo al cuore ci avvisa che proprio quel luogo in quell’attimo ci è affine e congeniale. Questo, in fondo, è il senso del libro: “..aiutarvi a scoprirvi un poco di più guardando le tante immagini qui raccolte.”
La rinascita è un verde e silente cammino.

Duccio Demetrio, “Di che giardino sei? Conoscersi attraverso un simbolo”
Edizioni Mimesis

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10 ottobre 2016

ALCHIMIA DELLA RINASCITA

L’oliva, il frutto sacro del Mediterraneo


Vero ingrediente della rinascita, l’oliva è raffigurata pittoricamente ben prima della venuta di Cristo: testimonianze di macine primitive per la spremitura sono conservate nei musei di Creta, Israele ed Egitto. L’utilizzo dell’olio è peraltro raffigurato non solo come alimento ma anche come medicinale, cosmetico e fonte di energia. L’importanza dell’ulivo e dei suoi frutti ci viene trasmessa dall’antichità con il mitogreco che attribuisce ad Atena la nascita del primo olivo, albero della pace edel benessere, che la dea offrì in dono alla popolazione dell’Attica perilluminare la notte, medicare le ferite e offrire nutrimento.


A volte le abitudini ci portano a dimenticare quanto siamo fortunati nell’essere figli del Mediteranneo, eredi di una cultura luminosa e di un ambiente spontaneamente generoso e ricco. Restare incantati nel cogliere la bellezza e la bontà di ciò che naturalmente ci circonda ci aiuta a ritrovare quell’armonia troppo spesso perduta tra uffici e pc. La naturale presenza della Vitamina E, cui viene riconosciuto il ruolo di nutriente e antiossidante naturale, e il giusto apporto di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, fanno dell'Olio Extravergine di Oliva un prodotto insostituibile.

Composizione media di un'oliva:
Olio15-20%
Acqua 30-60%
Zuccheri 19%
Fibra 5,8%
Proteine1,6%

Il 96-98% dell'olio è contenuto nella polpa, mentre solo il 2-4% è contenuto nel seme.

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12 settembre 2016

ALCHIMIA DELLA RINASCITA

#8 Alchimia di una città


Edizione speciale interamente dedicata aVenezia, dove YouFirst ha accompagnato con le proprie sofisticate fragranze l’esclusivo dinner party in onore del film in concorso « The Light Between Oceans », serata organizzata daVanity Fair e Tendercapital durante la 73a edizione del Festival del Cinema di Venezia. Presenti gli attori Michael Fassbender, Alicia Vikander, il regista Derek Cianfrance e diverse star internazionali. (CONTINUA A LEGGERE QUI)


Venezia, con la sua unicità, non poteva non lasciare tracce nell’animo degli artisti che si trovavano a soggiornare nella Laguna. Tra questi illustri viaggiatori, anche un giovane Lord inglese rimase rapito dal suo fascino decadente e al tempo stesso vivace: George Gordon Byron. Il giovane poeta, lasciata l’Inghilterra a causa dei troppi debiti e scandali, aveva intrapreso il Grand Tour – un must a quell’epoca – ed era infine giunto nella città lagunare dove risiedette per circa tre anni, dal 1816 al1819.
A Palazzo Mocenigo sul Canal Grande, dove abitava con due scimmie, una volpe e due mastini, compose parte dell’Aroldo,del Beppo e i primi canti del suo capolavoro, il Don Juan, alternando alla scrittura svariati incontri amorosi, nuotate fino al Lido e visite al Cimitero Ebraico o a San Lazzaro degli Armeni, luoghi ideali per alimentare il suo spirito romantico.
Venezia ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione di Byron: egli aveva una certa affinità spirituale con la città, data dalla “malinconica gaiezza delle gondole” (“The gloomy gaiety of the gondolas”). Città paradossale e piena di contrasti (come Byron stesso), divenne la musa del Lord inglese, con i suoi lussuosi carnevali e la gloria decadente di una città al crepuscolo.
Fu lui a rendere famoso il ponte che collega il Palazzo Ducale con le prigioni inventando il nome “Ponte dei Sospiri” per i sospiri che avrebbero fatto i condannati vedendo per l’ultima volta Venezia e la libertà:





Stetti a Venezia sul Ponte dei Sospiri – da una parte
un palazzo, dall’altra una prigione.Vidi i suoi edifizi
sorgere dalle onde come al tocco della bacchetta del
mago; mille anni stendono attorno ame le loro ali
nebulose, ed una gloria morente sorride sui tempi
lontani allorché tante terre soggette volgevano lo
sguardo verso le marmoree moli dell’alato Leone, ove
Venezia sedeva nella sua pompa,troneggiante sulle
sue cento isole!


(Childe Harold, IV, 1)

Lord Byron, Selected Poems
Oxford University Press

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12 settembre 2016

RACCONTI DI RINASCITA

#8 The Light Between Oceans


Edizione speciale interamente dedicata aVenezia, dove YouFirst ha accompagnato con le proprie sofisticate fragranze l’esclusivo dinner party in onore del film in concorso « The Light Between Oceans », serata organizzata daVanity Fair e Tendercapital durante la 73a edizione del Festival del Cinema di Venezia. Presenti gli attori Michael Fassbender, Alicia Vikander, il regista Derek Cianfrance e diverse star internazionali. (CONTINUA A LEGGERE QUI)

In onore della Biennale Cinema, il consueto appuntamento legato ai testi scritti si trasferisce nell’arte visiva, presentandovi in esclusiva il film in concorso
"The Light Between Oceans
", che uscirà nelle sale italiane a febbraio 2017.
La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo di debutto e di grande successo di M.L. Stedman, pubblicato nel 2012. Il film è stato presentato in concorso alla 73ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia il 1º settembre 2016 ed è il drammatico racconto di Tom, guardiano di un faro in una piccola isola australiana tra l'Oceano Indiano e l'Oceano Australe, e della sua relazione con Isabel.
La prima parte del film scorre lentamente incentrata sull’introspezione psicologica di Tom -reduce dalla Prima Guerra Mondiale, che trova pace nell’immensità della natura e nel paesaggio isolato del faro- e di Isabel, di cui si innamora e che affronterà insieme a lui diverse difficili prove, fino al momento in cui i due coniugi trovano un'imbarcazione naufragata con a bordo una bimba che piange accanto al cadavere di un uomo. Da questo momento, e dalle scelte che i due protagonisti effettueranno, conseguirà una seconda parte vivace e ricca di avvenimenti.
Il film ci offre l’occasione di riflettere su diversi temi assoluti e, grazie anche alla splendida fotografia di Adam Arkapaw e alle meravigliose musiche di Alexandre Desplat, ci commuove profondamente mettendoci in contatto con lenostre emozioni. I bravissimi protagonisti ci guidano in un racconto molto umano e ci esortano a recuperare il valore del perdono, come atto di vera Rinascita e come messaggio anche estremamente attuale e importante da condividere.

The light between oceans
regia di Derek Cianfrance, con Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz. Nuova Zelanda , 2016.

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