E’ con vivo entusiasmo che vi proponiamo questa lettura, lo stesso che ci ha colto nella scoperta di un così prezioso gioiello editoriale, di rara raffinatezza.
Le Language des Fleurs è uno dei testi ottocenteschi più fortunati nel suo genere, immediatamente tradotto, illustrato e distribuito in tutta Europa. L’autografia dell’autrice non è certa, contribuendo ad alimentare la magia ed il fascino dello spirito romantico che ben rappresenta.Il diciannovesimo secolo può essere definito “il secolo dei fiori”: cresce e sifa costante un po’ ovunque l’interesse per le scienze botaniche, con particolare predilezione per l’ambito floreale, al quale si assegna un significato simbolico, un codice espressivo, una vera e propria grammatica.Ogni sentimento viene associato ad un fiore, in un sistema espressivo che si presta più delle parole ad esprimere i moti del cuore. Il testo è suddiviso in quattro capitoli (le quattro stagioni,ognuna coi propri fiori) ed è corredato da 12 tavole di mirabile pittura botanica. Scopriamo così che in un bouquet fiorito risiede il desiderio oppure la purezza…sogniamo con un linguaggio profumato che la natura meravigliosa cimette a disposizione senza chiederci nulla in cambio: non è forse questo il gioco della rinascita?
Charlotte de Latour, Il linguaggio dei fiori
Casa Editrice Leo S. Olschki, collana giardini e paesaggio
Il massaggio nella sua forma più generale è stato utilizzato fin dai tempi più antichi come rimedio naturale al dolore e alla fatica, o come tecnica rilassante. Da più di 2000 anni prima della nascita di Cristo ci sono testimonianze scritte dell’utilizzo di massaggi, dapprima in Cina, poi in Indiae in Egitto, qui intesi spesso come rituali divinatori. Nell’antica Grecia il massaggiosi specializza come sportivo, per atleti e guerrieri, senza perdere del tutto quella connessione col benessere sensoriale che avrà la sua massima valorizzazione nella Roma delle terme. Con i romani, infatti, il massaggio diventa assai diffuso, una vera e propria tappa fissa del percorso termale,dove viene proposto come cura di bellezza. Come potrete facilmente immaginarele sorti di quest’arte hanno la peggio nei secoli bui del medioevo: ogni formadi manipolazione corporea viene ritenuta peccaminosa e quindi punita. Fu solo nel XVII secolo che il medico svedese H. Ling codifica le diverse tipologie di massaggio esistenti e verso la fine dell’Ottocento esso viene utilizzato correntemente come trattamento medico.
A noi, oltre la scienza medica, resta sempre il piacere di un massaggio rigenerante, un momento intimo e speciale per ritrovare serenità ed energia.
Esiste un luogo, vicino a Viterbo, dove l’incanto e la magia catturano il visitatore incredulo, bambino o adulto che sia.
Questo complesso monumentale, chiamato Parco dei Mostri o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, fu commissionato all’architetto Pirro Ligorio dal Principe Pier Francesco Orsini dopo la morte della sua adorata moglie Giulia Farnese, nel 1560.
Egli voleva realizzare un luogo unico al mondo, pieno di fantasia,ispirato ai classici e ancora oggi attualissimo, tra la mitologia ed il fantasy. Dagli enormi blocchi di pietra locale presero forma animali giganteschi, sirene, dei ed eroi omerici, inseriti armoniosamente in un contesto naturalistico di grande valore.
Il grottesco si esprime qui al massimo del suo fascino, ogni tappa del percorso - le principali sono 24 – regala insieme bellezza e stupore, per un’esperienza emozionale che vale un viaggio in qualsiasi stagione della vita.
Il Parco dei Mostri è, in genere, aperto tutto l’anno con orario continuato.
Parco dei Mostri
Loc. Giardino
01020 Bomarzo (Viterbo)
Utilizzate fin dall’antichità per insaporire cibi e bevande, così come in medicina, farmacia e nella cosmesi, le spezie provenivano per lo più dall’Estremo Oriente e dal bacino del Mediterraneo.
Queste sostanze aromatiche di origine vegetale (pepe, zenzero, chiodi di garofano, cannella,noce moscata…) sono state le regine dei commerci tra Oriente ed Occidente fino al diciassettesimo secolo.
Anche per questa ragione esse hanno sempre rappresentato il viaggio, la lontananza, il mistero di luoghi sconosciuti e ricchi di magia.
Una fragranza speziata trasmette immediatamente una sferzata di energia vitale, la gioia della vita attiva, spingendoci alla scoperta dentro e fuori di noi. Il sogno delle Mille e una Notte ci avvolge sulle note del pepe, del coriandolo e delcumino. Non stupitevi se vi ritrovate su un magico tappeto volante trasportati tra le stelle!