RACCONTI DI RINASCITA

26 aprile 2018

RACCONTI DI RINASCITA

Botanical Shakespeare
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


“La Natura era orgogliosa delle sue forme, e gioiva nell’indossare le sue linee”
Ben Jonson- First Folio di Shakespeare


Una raccolta stupefacente di fiori, frutta, erbe ed alberi menzionati nelle opere di Shakespeare, accompagnate dalle illustrazioni dell’artista giapponese Sumiè Hasegawa-Collins che con grazia ricrea ancor di più la poeticità della natura.

Gerit Quealy, appassionato botanico, arricchisce le belle immagini con testi ricchi di spunti e informazioni, creando un vero e proprio “compendium” delle piante. Lo scopo del libro è dare un volto, come dice l'Autore, al nome di una pianta citata e immaginata nelle opere, seguendo un ordine alfabetico.

L'unico problema con Shakespeare, dice Quealy, è che lui è cosi familiare per chiunque! "Anche i bambini piccoli sembrano conoscere il senso di -To be or not to be- anche se non sanno perché o come mai lo conoscono; è qualcosa che appartiene alla cultura generale." Citando il poeta Robert Graves "La cosa straordinaria di Shakespeare è che lui è realmente magnifico, nonostante tutte le persone che dicono lo sia”.

Questa incredibile e incantevole raccolta è arricchita anche dall'introduzione di Helen Mirren, nella quale la splendida attrice scrive che "questo volume gentile è il matrimonio delle parole di Shakespeare con le stesse piante."
Buona lettura!


Gerit Quealy
BOTANICAL SHAKESPEARE
An illustrated compendium
Illustrato da Sumiè Hasegawa-Collins
Introduzione di Helen Mirren

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13 febbraio 2018

RACCONTI DI RINASCITA

FROM FRIDA WITH LOVE
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


“Fratello: non so dirti nulla della tua felicità. Che cosa si può dire quando incomincia la vita?...” scrive Frida nell’agosto del 1927 a Lira (da lei affettuosamente soprannominato Chong Lee per la sua forte passione per la cultura cinese) una delle sue relazioni-amicizie-alleati. La raccolta di lettere contenute in questo libro, molte inedite e tradotte per la prima volta in italiano, possono aiutare a comprendere la caratteristica principale del profilo di Frida Kahlo: il cuore, e la sua polivalenza.

Fu figlia, artista, moglie, amica, amante, confidente, militante politica, teorica, agitatrice, rinnovatrice, donna del suo tempo. Attraverso queste lettere ci addentriamo nel mondo raro di Frida, un mondo senza regole, quasi esclusivamente interiore, un mondo fatto dai nostri sogni e dalle nostre paure, riflesso dei nostri stati d’animo. Le lettere raccontano anche la cesura tra il prima e il dopo lo spaventoso incidente occorso a Frida, trasformando l’adolescente allegra e innamorata in un personaggio di tragica grandezza, capace sempre e nonostante tutto di mantenere una profonda voglia di vivere.

La selezione è a cura di Diego Sileo, teorico e storico d’arte, curatore del PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano) dal 2013, il cui lavoro si è concentrato sulle esperienze e sulle teorie relative alla performance e alle poetiche corporee. Ha ideato, tra le altre, le mostre di Vanessa Beecroft, Yayoi Kusama, Franko B, e curato le mostre personali di Marina Abramović e Regina José Galindo. Studioso dei processi della creazione estetica in Sudamerica, ha frequentato corsi di specializzazione presso l’Università di Città del Messico e l’Università di Buenos Aires, e nel 2010 ha fatto parte, come unico membro europeo, del progetto di ricerca sul nuovo archivio di Frida Kahlo e Diego Rivera del Museo Frida Kahlo di Città del Messico. Una guida unica e profondamente appassionata, capace di aprirci il cuore di Frida…e, ci auguriamo, un pò anche il nostro. Buona lettura!



Diego Sileo
FROM FRIDA WITH LOVE
Lettere di Frida Kahlo
A cura di 24ORE CULTURA

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17 gennaio 2018

RACCONTI DI RINASCITA

L’arte di coltivare l’orto e se stessi
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO



“Se decidi di giocare, gioca bene”. Fedele a questo motto, la scrittrice esordisce raccontandoci il suo primo, inaspettato approccio con l’arte della coltivazione, non voluto. Trovandosi di fronte ad un terreno che correva il rischio di divenire incolto e abbandonato, non riesce a negarsi e s’impegna a tenerlo vivo. Cosi, grazie alle sue abili mani, il terreno conosce una nuova stagione felice. Inizia da questo evento inatteso l’esperienza della scrittrice con l’orto e con la dimensione del coltivare, cosi legata alla terra ma che scopre man mano esser estremamente vicina allo spirito. Educando la terra, l’uomo educava sé, o come scriveva un filosofo greco “l’uomo è a se stesso il campo da coltivare, la buona semente il contadino esperto”.

Affascinante è il viaggio in cui ci guida l’autrice nei dettagli di aratura, semina, nelle tappe di crescita dalla semente all’ortaggio, nell’attenzione sempre fondamentale (citando Simone Weil “Mai, in nessun caso, un vero sforzo di attenzione va sprecato), nella Cura come esercizio e impegno quotidiano: aver cura di un orto è un modo di amare e curare la Vita. Cura esemplificata nel dare acqua, nel sostenere, scacchiare, cimare e sarchiare…perché ciò che conta non è il riuscire ma l’aver cura come base che rende possibile l’esistenza umana in quanto umana. Attraverso la descrizione di questi piccoli ma concreti e continui gesti d’amore, attraverso la descrizione del prezzemolo e della zucchina, può sembrare paradossale ma in realtà comprendiamo appieno il senso della vita e la sua dimensione contemplativa che, come dice Panikarr, non è né pura contemplazione né azione sola; piuttosto è l’azione contemplativa e la contemplazione attiva, la vita non scissa. Il suo nome è saggezza”.


Adriana Bonavia Giorgetti
L’arte di coltivare l’orto e se stessi
Ponte alle grazie

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13 novembre 2017

RACCONTI DI RINASCITA

L'ARTE DI NUOTARE
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


“Un tuffo e tutto scompare: il mondo è messo tra parentesi, fino al prossimo respiro.”

Meraviglioso saggio dedicato a chi ama l’acqua ma anche a chi semplicemente desidera prendersi una pausa e riflettere sulla sensazioni che questo elemento naturale ci comunica, L’arte di nuotare ci prende per mano e ci fa sentire immediatamente immersi in un mondo blu. “Chi nuota”, sostiene l’autrice “assomiglia alla vita che scorre e i cinque sensi diventano uno solo”. L’acqua avvolge tutto il nostro corpo, dando un senso di pace e protezione, allontana le preoccupazioni e i rumori del mondo che si impongono.

Attraverso un approfondimento delle varie pratiche natatorie, dal tuffo all’apnea, dal crawl al delfino per giungere fino al traguardo, questo delizioso pamphlet ci fa capire quanto sia speciale la sensazione che vive il nuotatore, il quale infatti uscendo dall’acqua sorride. Una pacata serenità e un senso di appagamento leggero che si accompagna poi per tutto il tempo successivo alla pratica, a prescindere da dove si abbia nuotato (altro tema, quello di mari, fiumi, laghi e piscine trattato dal libro).

Immergetevi quindi e divenite anche voi “pensiero liquido”. Buona Rinascita!

Carola Barbero
L’ARTE DI NUOTARE
Meditazioni sul nuoto

Il melangolo


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15 settembre 2017

RACCONTI DI RINASCITA

SPECIALE VENEZIA: DOWNSIZING
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


…E se rinascere equivalesse a rimpicciolirsi e diventare alti 12 cm?

L’interrogativo che ci pone Downsizing, il film di Alexander Payne che ha aperto la 74° Edizione della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia, non è di semplice soluzione.
Ambientato in un futuro distopico, la pellicola esordisce con la scelta dei coniugi Safranek (interpretati da Matt Damon e Kirsten Wiig) di aderire al progetto di rimpicciolirsi, sperando cosi in un futuro migliore...ma accadrà qualcosa di inaspettato che aprirà una serie di riflessioni ad ampio raggio: ai temi piu umani e “piccoli” legati alla vicenda dei protagonisti si intrecceranno riflessioni sociali, politiche ed economiche, legate alle sfide e preoccupazioni di cui leggiamo quotidianamente (sovrappopolazione, disastri ambientali, contrasti acuiti tra ricchi e poveri).

Ci sarà un happy end? Nessuna certezza ma diverse occasioni di introspezione ed analisi ci vengono offerte con quest’opera, capace anche di momenti leggeri ed ilari grazie al personaggio di Dusan, interpretato da un sempre magnifico Christoph Waltz, e all’irresistibile attivista Vietnamita Ngoc-Lan, interpretata dall’attrice Hong Chau.

Buona visione!


Downsizing
diAlexander Payne
con Matt Damon, Kirsten Wiig, Hong Chau,Christoph Waltz

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14 luglio 2017

RACCONTI DI RINASCITA

Invecchiare in giardino
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


Gian Lupo Osti, stimato attore della ripresa industriale italiana del dopoguerra e manager di multinazionali, è un bell’esempio di armonia ambientale. Appassionato di boschi e piante fin da bambino, riesce a coltivare con costanza questo interesse naturalistico accanto alle sue attività professionali.

Il suo amore per le peonie in particolare lo spinge a ricerche esotiche, soprattutto in Cina, dove botanici di professione gli dedicano una particolare varietà da lui scoperta (peonia ostii).

Questo diario è un insieme di ricordi e di riflessioni assai sagge sul rispetto per il ciclo vitale e sugli insegnamenti, insieme lievi ed essenziali, che la natura ci offre semplicemente con la sua esistenza.

“Peraltro non abbiamo ancora del tutto digerito e fatto nostra la convinzione dell’origine comune della vita. Ci piace troppo considerare noi umani come qualcosa di assolutamente incomparabile ed eccezionale. Eppure, se osserviamo fatti elementari, sotto gli occhi di tutti, l’acqua è necessaria per la vita di ogni essere vivente, si tratti di piante, animali o uomini. E la morte, anche questo è il comune destino di ogni cosa vivente…Trovo molto rasserenante questo affratellamento.”

Buona Rinascita, dunque: la Natura è sempre una grande maestra.

Gian Lupo Osti, Invecchiare in giardino - De senectute in horto.
Edizioni Ponte alle Grazie

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15 giugno 2017

RACCONTI DI RINASCITA

il capolavoro di Melville e il racconto del grande viaggio
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


Moby Dick è uno di quei libri che si leggono fin da ragazzi e che affascinano per il sapore di avventura, di tempesta, di inseguimento attraverso i mari.
La furia della balena bianca e quella del capitano Achab ci coinvolgono e ci lasciano stremati e con un senso di spossatezza, come se avessimo partecipato anche noi alla lotta impari tra il piccolo uomo e il possente animale.


Eh, va riletto, va riletto con più anni alle spalle questo grandioso libro.
Il viaggio del capitano è quello di ogni persona alla ricerca del proprio limite, dell’assoluto, della fusione con il sublime. Nessuna mediocrità, solo la più forte delle passioni ci spinge ad affrontare ogni condizione, pur di arrivare a toccare ciò che desideriamo sopra ogni cosa.


Ci appartiene, il senso di superamento del confine, assai poco saggiamente. Ci ossessiona, ci plasma e ci fa compiere imprese impossibili. O quasi.

Rinascere è anche fondersi con l’incondizionato, sentirsi liberi nella universale, selvaggia e incommensurabile…poiché “le cose impossibili un giorno, forse, possono anche diventare possibili”.


Herman Melville – Moby Dick o La balena
Mondadori Oscar grandi classici

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15 maggio 2017

RACCONTI DI RINASCITA

Ceronetti, Per non dimenticare la memoria
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


La memoria, preziosa compagna del cammino dell’umanità, è ancora una grande sconosciuta, apprezzata soprattutto in fase di indebolimento, quando ancora non è svanita ma siappresta a farlo, lasciando negli individui un senso di terrificante smarrimento.



L’autore, non più nel fiore della gioventù (anno di nascita 1927) e con i primi sintomi di smemoratezza, fa appello a tutta la sua esperienza e alla sua conoscenza per rivelarci una ricchezza di vita davvero invidiabile.

Gli spassosi consigli al genere umano per “conservare, preservare, far durare per quanto si può la memoria nei vecchi che ne patiscono le oscurità e i tramonti,nei giovani prima che patologie precoci e decadimenti psichici…li agguantino” spaziano dalla letteratura agli scioglilingua e, soprattutto, mettono in guardia contro la E-Memoria, surrogato della realtà che abbrutisce le giovani menti rendendole schiave nella stalinificazione del pensiero.



Meditate lettori, meditate.



Guido Ceronetti, Per non dimenticare la Memoria
Adelphi edizioni

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19 aprile 2017

RACCONTI DI RINASCITA

#15 Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


“Egli…scoprì ch’erano la noia e la paura e la rabbia a render così breve la vita d’un gabbiano. Ma, con l’animo sgombro da esse, lui, per lui, visse contento, e visse molto a lungo.”

Vivere nella rinascita perenne, nella convinzione che siamo diversi dagli altri perché cerchiamo senza sosta di imparare, senza scoraggiarci di fronte all’ostilità altrui; rinascere dopo ogni errore, dopo ogni tentativo naufragato, sempre pronti a rimetterci in gioco; stupirci dei nostri limiti, come se non ci appartenessero; vivere con la gioia di migliorarci e di condividere la libertà delle proprie scelte. Grazie Jonathan!


Richard Bach, Il Gabbiano Jonathan Livingston
Rizzoli editore

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15 marzo 2017

RACCONTI DI RINASCITA

#14 Jorn de Précy, E il giardino creò l’uomo
MICHELE DEL RE, IL SEGRETO DEL GIARDINO DEL SOGNO


Un memoir appassionato e persino politico, una sfida contemporanea, attraverso un linguaggio vibrante e modernissimo, quella a cui ci invita Jorn de Précy: fate giardini!

Veri giardini, naturalmente, luoghi indomiti, fuorilegge.
Giardini in ascolto del genius loci, in cui ritrovare la vera umanità che l’uomo dovrà ritornare ad apprendere, creando con la natura.

Si, esistono ancora nel mondo rifugi incantati, lontani dalle perversioni della civiltà, in cui possiamo ritrovare nel dialogo e nella familiarità con la natura, ciò che ci rende umani e degni del bello che la vita offre.
Recatevi nei giardini, in quelli abbandonati e selvaggi, e qui un lungo elenco: Sceaux, Kelmscott, giardini italiani culla di ogni poesia, fino a Greystone, giardino ri-creato dall’autore.
Veri luoghi in cui la presenza che percepiamo entrandovi risveglia qualcosa in noi, ci chiama, forse ci stava aspettando.

Recatevici ma soprattutto ricreateli: giardini selvaggi, sempre brulicanti, concentrati di vita. Lusso vitale ininterrotto (il Tao dei saggi cinesi, la Via, tutto è nel Tao e cercare di allontanarsene è solo causa di infelicità), il tempo del giardino è quello della vita, che ci radica nel qui e ora.

Un lento, dolce, eterno presente pregno di bellezza. Create il vostro giardino selvatico e abbandonatevi al luogo, per ritrovare, senza neanche accorgervene, l’unità del vostro essere.

Buona Rinascita e Buona Lettura!

Jorn de Précy, E il giardino creò l’uomo
Un manifesto ribelle e sentimentale per filosofi giardinieri

Saggi Ponte delle Grazie

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