Palazzo Berri Meregalli rappresenta un magnifico esempio di eclettismo. Sorto nel 1913 su progetto dell’architetto Giulio Ulisse Arata, la struttura è in grado di unirea una struttura possente gentili ed eleganti decorazioni.
Una fusione dei più disparati materiali, dal vetro al metallo, dalla pietra al mattone e alle tessere musive, un intessuto di forme che attraversano i secoli, dal romanico, al gotico, al rinascimentale perfinire al liberty. Un edificio capace di stupire e catturarci con i suoi speciali giochi di luci ed ombre dati dagli incavi e dalle sporgenze della sua struttura, fenomeno particolarmente apprezzabile nelle prime ore del mattino o alla tenue luce del crepuscolo.
L’atrio di ingresso ospita la “Vittoria Alata” di Adolfo Wildt, scultore, decoratore e medaglista milanese, di grande importanza nella storia dell’arte italiana. A pochi passi da questo palazzo, si trova la Cà dell’Oreggia (Casa dell’Orecchio), il cui citofono a forma di grande orecchio in bronzo, è opera dello stesso Wildt.
Un meltin’ pot di stili, abbellimenti e volumetrie, uniti con maestria e senza pregiudizi dall’Arata e dai tanti collaboratori, a significare che nell’arte come nella vita lasciarsi incuriosire da strade nuove e diverse può condurci alla bellezza.
Palazzo BerriMeregalli
Via Cappuccini 8