E’ con vivo entusiasmo che vi proponiamo questa lettura, lo stesso che ci ha colto nella scoperta di un così prezioso gioiello editoriale, di rara raffinatezza.
Le Language des Fleurs è uno dei testi ottocenteschi più fortunati nel suo genere, immediatamente tradotto, illustrato e distribuito in tutta Europa. L’autografia dell’autrice non è certa, contribuendo ad alimentare la magia ed il fascino dello spirito romantico che ben rappresenta.Il diciannovesimo secolo può essere definito “il secolo dei fiori”: cresce e sifa costante un po’ ovunque l’interesse per le scienze botaniche, con particolare predilezione per l’ambito floreale, al quale si assegna un significato simbolico, un codice espressivo, una vera e propria grammatica.Ogni sentimento viene associato ad un fiore, in un sistema espressivo che si presta più delle parole ad esprimere i moti del cuore. Il testo è suddiviso in quattro capitoli (le quattro stagioni,ognuna coi propri fiori) ed è corredato da 12 tavole di mirabile pittura botanica. Scopriamo così che in un bouquet fiorito risiede il desiderio oppure la purezza…sogniamo con un linguaggio profumato che la natura meravigliosa cimette a disposizione senza chiederci nulla in cambio: non è forse questo il gioco della rinascita?
Charlotte de Latour, Il linguaggio dei fiori
Casa Editrice Leo S. Olschki, collana giardini e paesaggio