L’Italia possiede molti tesori, spesso dimenticati o ignorati, uno di questi è senza dubbio la macchia: uno dei principali ecosistemi mediterranei.
Esploriamo, dunque, questa meraviglia della natura fatta dicolori, sapori e profumi ineguagliabili.
La macchia deriva in buona parte dall’antica foresta mediterannea sempreverde, che ricopriva buona parte della nostra penisola. Essa è composta da arbusti con foglie persistenti poco ampie, di altezza variabile tra i 50 cm e i 4 metri. La macchia si può suddividere in macchia alta e macchia bassa, in base alla composizione floristica e al suo sviluppo strutturale. La macchia alta è composta da specie con chiome che possono raggiungere i 4 metri di altezza: lecci,sugheri e ilatri. A queste si aggiungono il ginepro dalle profumatissime bacche, il corbezzolo e il lentisco.La macchia bassa è composta da una vegetazione prettamente arbustiva e acarattere cespuglioso: euforbia, mirto, ginestra, cisti e rosmarino tra le principali specie.
La macchia mediterranea si distribuisce principalmente nelle zone calde e aride, sviluppandosi su terreni con suolo poco profondo e rapidamente drenante, per i quali la funzione di preservazione idrogeologica della macchia è molto importante. Il microambiente della macchia è un vero tesoro di biodiversità: esso, infatti, custodisce una grande varietà di specie animali che trovano qui riparo e nutrimento.
Se state camminando sugli impervi sentieri delle Cinque Terre o se siete nella Giara di Gesturi in Sardegna, guardatevi intorno, anzi provate a chiudere gli occhi e lasciatevi trasportare dagli aromi inconfondibili della macchia mediterranea: un patrimonio botanico unico che ispira poeti, essenzieri e sognatori.